La Casa di Leo è diventata realtà: una struttura ricettiva, situata a Treviolo (BG), interamente dedicata alle famiglie dei bambini ricoverati presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Il progetto, a cura dell’associazione EOS Onlus, è nato da una semplice osservazione: i bambini ricoverati in ospedale hanno bisogno di un papà e di una mamma il più possibile sereni, come lo è stato per Leo e i suoi genitori durante la permanenza alla Ronald McDonald House di Columbus.

Il progetto affronta il tema dell’housing sociale e nasce per far fronte alle esigenze di alloggi delle famiglie e dei malati provenienti fuori da Monza, ricoverati nelle strutture ospedaliere cittadine.

Questa casa di accoglienza può ospitare fino a 5 Famiglie, mettendo a loro disposizione camere a due letti con bagno ed una struttura comune provvista di cucina, zona pranzo, soggiorno e una lavanderia-stireria, con l’obiettivo di rendere la vita quotidiana il più vicina possibile a quella che si svolge nelle abitazioni comuni.

L’intero edificio è stato realizzato con strutture portanti in legno ed elevati livelli di isolamento che offrono comfort abitativo e bassi consumi energetici di esercizio.

La divisione pediatrica dell’ospedale di Bergamo è un’eccellenza nel panorama ospedaliero italiano e accoglie bambini provenienti da tutto il mondo ma la capacità di accoglienza territoriale è insufficiente per dare una risposta adeguata alla domanda di alloggio temporaneo.

Per questo nasce La Casa di Leo.

La caratteristica principale dell’articolazione degli spazi della casa è la socialità, impostata su una dialettica tra spazi comuni e spazi privati. La casa infatti prevede che le famiglie ospitate abbiano la possibilità di vivere in aree comuni in cui intrecciare rapporti tra loro per cercare supporto, sostegno, confronto.

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