La Casa di Leo è diventata realtà: una struttura ricettiva, situata a Treviolo (BG), interamente dedicata alle famiglie dei bambini ricoverati presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Il progetto, a cura dell’associazione EOS Onlus, è nato da una semplice osservazione: i bambini ricoverati in ospedale hanno bisogno di un papà e di una mamma il più possibile sereni, come lo è stato per Leo e i suoi genitori durante la permanenza alla Ronald McDonald House di Columbus.

Il progetto affronta il tema dell’housing sociale e nello specifico si rivolge a quelle famiglie i cui bambini necessitano di cure presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in Italia. La divisione pediatrica dell’ospedale di Bergamo è un’eccellenza nel panorama ospedaliero italiano e accoglie bambini provenienti da tutto il mondo ma la capacità di accoglienza territoriale è insufficiente per dare una risposta adeguata alla domanda di alloggio temporaneo.

Per questo nasce La Casa di Leo.

La caratteristica principale dell’articolazione degli spazi della casa è la socialità, impostata su una dialettica tra spazi comuni e spazi privati. La casa infatti prevede che le famiglie ospitate abbiano la possibilità di vivere in aree comuni in cui intrecciare rapporti tra loro per cercare supporto, sostegno, confronto.

Progettazione

Il progetto si fa promotore di un linguaggio architettonico contemporaneo in termini compositivi e tecnologici per rendere più incisivo l’impatto visivo e comunicativo del progetto. Il progetto si sviluppa a partire dal tipo della casa a corte chiusa, che ben si presta a rappresentare il concetto dell’accoglienza.

Lo spazio centrale è infatti il cuore della casa attorno a cui si sviluppano tutti gli ambienti. Il patio chiuso e protetto ma all’aria aperta, di 94 mq, è il luogo controllato e sicuro in cui le mamme possono lasciar giocare i bambini in totale libertà, facile da controllare che conterrà un castello/altalena/ scivolo, un grande albero a protezione dal sole e diverse sedute per le mamme.

Il patio non sarà l’unico spazio esterno dedicato al gioco, sarà accompagnato dal giardino che affaccia sulla zona giorno, luogo in cui troveranno spazio il tavolo estivo e altri giochi a misura di bambino. La realizzazione di un involucro in legno con ottimi standard di isolamento consente di ottenere superfici calde al tatto che facciano percepire il comfort interno, nonchè di rendere minimo il dimensionamento degli impianti tecnologici e quindi abbattere i costi di gestione. La dotazione impiantistica, realizzata da un’azienda leader del territorio, prevede l’utilizzo di una pompa di calore per quanto riguarda l’impianto termico e di pannelli fotovoltaici per la generazione di corrente elettrica.

La casa prevede cinque stanze indipendenti accessibili a persone disabili con bagno privato per ciascuna stanza. La camera è funzionale, completa di tutto il necessario e può ospitare mamma, papà e figlio ed eventualmente un fratello.

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